Side By Side (Christopher Kenneally, 2012)

COS'È: un docufilm sulla rivoluzione digitale, una serie di interviste con contorno di spiegazioni tecniche cinematografiche direttamente dalla bocca di Martin Scorsese, George Lucas, David Lynch, Vittorio Storaro, Danny Boyle, James Cameron, Christopher Nolan, Robert Rodriguez, David Fincher e molti altri. Insieme ai registi, quindi, possiamo ascoltare le testimonianze di molti direttori della fotografia e color editor, i quali non hanno accolto il digitale a braccia aperte.

Come prima cosa vi consiglierei di vederlo perché della fotografia nel cinema non si parla mai abbastanza.
Come seconda cosa, proviamo ad analizzare i vari interventi.
Perché se tanti hanno detto cose giusto e condivisibili, altri - specialmente i DoP - si sono dimostrati molto molto conservatori.
I più parlano di come si sia perso quel 'rapporto di fiducia' tra loro e il regista: prima, infatti, quando il regista chiedeva, si affidava ciecamente alle parole del suo direttore della fotografia che solitamente rispondeva 'fidati, ho tutto qui dentro', picchiettandosi sulla testa.
Worst & Best: 18 luglio

Facciamola Finita è l'unico film decente di 'sta settimana, perché è estate e si sa che d'estate nessuno guarda i film al cinema, quel posto sempre fresco, con le sedie comode, dove puoi anche trovare cibo e bevande.
Chi mai ci vorrebbe passare due afose ore estive, eh?
Vabbè, discorsi sul marketing italiano a parte, il film ha riscosso talmente tanto successo in America che non vedo perché dubitarne.
Si tratta di una festa piena di gente figa interrotta ad un tratto dall'Apocalisse.
Ed è una commedia.

Lo specifico perché se questo fosse un film italiano NON sarebbe certo una commedia.
E farebbe schifo.
Pacific Rim (Guillermo del Toro, 2013)

COS'È: un sogno che diventa realtà.
E non intendo 'sogno' come un 'bel film che desideravo da tempo'.
Macchè.
Intendo che se sei cresciuto negli anni '80, quando qualcuno ti rompe i coglioni vorresti solo scatenargli contro il tuo robot più grosso.
Ecco: Del Toro ha fatto un film su 'sta roba.
Con tutti i pro e i contro del caso.

Quali sono i pro, sinceramente, non lo ripeterò: nel trailer c'erano due robe grosse che si menavano usando una petroliera.
Non ho altro da aggiungere, vostro onore.
Anzi, una cosa sì: combattere qualcosa usando un robot è il modo più idiota di difendersi.
Spero sia chiaro a tutti, vero?
Bon.
E quindi questo garantiva il massimo dell'entusiasmo.
Grossezza + stupidità = epic win.

E invece no.
Perché nonostante tutti i combattimenti si vedano benissimo (e fanculo anche la camera a spalla, Del Toro ti amo), non riesco minimamente a ricordarmi alcun personaggio di spicco.
Ma manco i loro nomi, per dire.
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Lo so che avevo già detto che era quello di Pacific Rim il trailer del mese, ma che ci volete fare: ci sono periodi più prolifici di altri.


E qui stiamo parlando di squali volanti da abbattere con le motoseghe.
Se ci aggiungi che è stato definito 'il peggior film di sempre', davvero non trovo ragioni per non vederlo.
Cioè, ciao amici, ciao proprio.
Siberia (pilot, NBC)

COS'È: dal trailer una figata.
Dal pilot, una fucilata nelle palle.

L'idea, ammettiamolo, era una bomba: 16 persone in un reality tipo Survivor che vengono prima abbandonati in Siberia e poi attaccati da qualcosa di misterioso e orrendo che li fa a pezzi.
Avrei (forse) perfino potuto (quasi) tollerare il found footage, ovvero quella tecnica chiamata anche 'checcazzostasuccedendodiomadonna'.
E invece non c'è quasi utilizzo di questo MIRABILE stile di ripresa.
C'è di peggio.
C'è DAVVERO il format (anche visivo) del reality.
Proprio il pacchetto completo: il presentatore, i confessionali che ci dimostrano come i personaggi siano più bidimensionali di una figurina e la noia.

To The Wonder (Terrence Malick, 2013)

COS'È: presente quando dico che uno dei peggiori difetti (tra i tanti) dei film attuali è il fatto che siano didascalici?
Ecco, questo è l'esatto opposto di un film didascalico.

Terrence Malick sta alla luce come Orson Welles sta alle ombre: i due maestri padroneggiano il loro elemento cardine con una leggerezza che riempie tutto lo schermo e non richiede nulla di più.
Malick è un pittore che ama la natura e le sensazioni che provoca - specie se legate all'infanzia - che dopo aver raccolto per oltre vent'anni il materiale che più lo colpiva (in ogni parte del mondo) ora assembla il suo film.
Fa esattamente quello che Leonardo, Michelangelo e gli altri artisti della loro epoca facevano: dato un tema, sempre lo stesso, rielaborano i dettagli e i punti di vista per dare origine a centinaia di variazioni, talmente diverse e distanti tra loro da non sembrare quasi appartenenti alla stessa mano.
Worst & Best: 11 luglio


Pacific Rim è il film che uscirebbe dalla mente di un 14enne tirato su (bene) a pane e cinema di quello figo.
Robe che vedo, come se fosse davanti ai miei occhi, Michael Bay in posizione fetale che si abbraccia le ginocchia e dondola avanti e indietro 'perché lui sì e io no?'.
Pacific Rim è un film onestissimo su robot grossi che menano mostri grossi.
Quello che vi stupirà, sul grande schermo, sarà proprio la dimensione 'sti cosoni, che attualmente non riesco a rendere a parole.
La storia? La storia c'è, molta più che in Man Of Steel, per dire (mortacci tua, Nolandemmerda).
Cos'altro devo dire per mandarvi al cinema?
Vi sanguineranno gli occhi, le orecchie ed il cuore; vi asciugherete alla bell'e meglio e rifarete la fila sorridendo alla cassiera.
Poi non dite che non vi avevo avvertito.

Worst & Best: 4 luglio

To The Wonder è il film di Malick dell'anno, che dev'essere impazzito perché mo' si è messo a fare un film ogni 365 giorni.
Prima ci pensava più o meno un ventennio, cos'è, la vecchiaia?
Beh, ben venga: a me Malick piace sin da La Rabbia Giovane (e vorrei ben vedere, è un capolavoro) e anche se so benissimo che a non tutti voi è garbato The Tree Of Life, sapete che vi dico?
Soocate.
Malick, nella sua ricerca e analisi del linguaggio cinematografico, ha coniato uno stile personale, dove il montaggio occupa una posizione di netta superiorità.
I suoi film partono tutti da un'idea, un'intuizione, una visione attorno alla quale il soggetto viene destrutturato e ricostruito in un'operazione sperimentale che, al momento, non ha eguali.
Stiamo qui a lamentarci che i film ormai son tutti uguali e poi caghiamo il cazzo a Malick?
Siamo seri, per dio.
E comunque non esce nient'altro questa settimana.

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Fondamentalmente è un Transformer fatto di steroidi (?) che utilizza una petroliera (??) come mazza ferrata (???) per combattere contro un mostro che è la summa di Mega Shark vs. Giant Octopus fatto di steroidi (????).

In altre parole: il film dell'anno.
The Lone Ranger (Gore Verbinski, 2013)

COS'È: il contributo di Disney al rinnovamento dei cosplayer che si ispirano a Johnny Depp, 'che quelli su Jack Sparrow iniziavano ad essere noiosetti.
Il Lucca Comics&Games ringrazia.
Per il resto, il film è Pirati Dei Caraibi nel far west.
Ma non lo dico io: lo dice il fatto che gli sceneggiatori, il regista e molti attori (ormai feticcio) siano gli stessi per entrambi i film.

Pare esserci un tentativo costante negli ultimi tre-quattro anni: la riabilitazione del western.
Ci riescono degnamente True Grit e Quel Treno per Yuma, mentre falliscono miseramente Cowboys & Aliens e Wild, Wild West.
The Lone Ranger è, purtroppo, molto più affine ai secondi che non al film dei Coen o a quello di Mangold.

Verbinski ci ha preparati a questo momento, prima con la saga Pirati Dei Caraibi e poi con Rango.
Soprattutto quest'ultimo è un lavoro western DECISAMENTE migliore dell'ultima fatica Disney, che invece si dilunga, in maniera nervosa e compulsiva, nel tentativo di aumentare a dismisura l'azione in un film la cui sceneggiatura si perde al primo assalto al treno.

Holy Motors (Leos Carax, 2012)

COS'È: un capolavoro.

Di cosa parla Holy Motors?
Nice question.
A prenderla dritta, vi posso dire che Holy Motors è la storia di Oscar.
Chi è Oscar?
Oscar è uno che ha degli impegni durante la sua giornata.
Come primo “appuntamento” (film?), Oscar interpreta una vecchia vagabonda con un passato tragico.
Secondo: interpreta un drago in motion capture.
Terzo: è la creatura di Merde, il segmento diretto dallo stesso Carax per Tokyo! (per altro anche l'attore è sempre lo stesso)
Quarto: è un padre di famiglia alle prese con una figlia che tende ad auto-isolarsi.
Quinto: è Alex, un poco di buono che deve vendicarsi di un rivale.
Sesto: è Vogan, un signore anziano che, in punto di morte, dà il suo ultimo addio alla nipote.
Settimo: è un uomo travestito (con una maschera da Uomo Ragno fatta in casa) che deve uccidere un ricco banchiere.
Spoiler?
Ah, vi piacerebbe! il punto è proprio questo: finora non vi ho detto NULLA della trama.