COS'È: il secondo semi-biopic su uno dei migliori registi che abbiano mai calpestato suolo terrestre.
Il primo era The Girl e parlava del rapporto di Alfred con Tippi Hadren (se vi devo spiegare chi è ANDATE VIA); qui invece tutto ruota attorno al rapporto con un'altra donna: la sua ghostwriter.
Il suo braccio destro.
Che accidentalmente era anche sua moglie.

Parlare di questo film che tratta di una figura così forte è sempre complicato: si corre il rischio di confondere il carisma di Hitchcock per il lavoro di Gervasi.
Ma non basta un personaggio incredibile per fare un film all'altezza, anzi: A Week With Marilyn ce lo ricorda molto bene.
Quindi prima di sperticarmi in lodi per Hitch, parto con gli aspetti più lacunosi del film:
tutta la sezione onirica che dovrebbe essere d'ispirazione per Psycho non funziona, soprattutto se pensiamo al personaggio a cui ci stiamo riferendo.
Hitchcock conosceva l'animo umano come nessun'altro, è estremamente consapevole sia di cosa vuole il suo pubblico (ben spiegato nel suo rifiuto nel mettere in scena Anna Frank) sia di come portare il propri spettatori alla tensione tanto bramata.
Per questo, i dialoghi-sogni stonano con il personaggio.

Per il resto è vero che il rapporto con Alma è interessante, ma forse è troppo romanzato, troppo edulcorato: una mente come la sua è probabilmente più affine a perversioni ed ossessioni come vediamo in The Girl, mentre Gervasi predilige una visione combattuta ma quasi 'fraterna' tra i due.

E per evitare, ora, di scrivere otto cartelle su quando Hitchcock fosse grande, geniale, insuperabile e il resto, passo ad Alma.
Una donna straordinaria, nel senso più puro del termine: una donna in grado di urlare al marito il suo malessere di donna-invisibile (ovvio, vedono tutti solo lui...) ma capace anche di riconoscere in se stessa l'importanza creativa e d'ispirazione che rivestiva per il grande regista.
Un rapporto che è specchio di un'epoca, una donna modello di forza e stabilità che trova nel proprio intimo il centro di gravità, una persona capace di vivere al fianco di un artista, all'ombra dello stesso, senza per questo dubitare della propria importanza.
E poco importa se lui continua a chiederle sforzi e supporto totale ed incondizionato: se abbiamo Psycho è anche grazie ad Alma.



GUARDALO SE:
vuoi un film breve ma intenso
un'ottima interpretazione attoriale da parte di tutti

EVITA SE:
non ami i biopic

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Edna Von V
Se c'è qualcosa di più importante del mio ego su questa nave, la voglio catturata e fucilata.

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