Zombieland (pilot, Amazon)

COS'È: la serie tv sequel di quel meraviglioso film di Ruben Fleischer, un'opera talmente figa che in Italia - noto paese sempre attento ai prodotti cinematografici di qualità e spessore - è uscita direttamente in homevideo.
E NO, ANCORA NON MI SONO DATA PACE PER QUESTA SCELTA, OK?!

Non è per cattiveria che non vi spiego qui in cosa consisteva Benvenuti A Zombieland: è che la serie tv parte proprio dal termine degli eventi del film, a Pacific Playland.
Quindi, miei piccoli zombielovers, se il nome 'Tallahassee' non vi è nuovo potete continuare la lettura; altrimenti recuperate il film e poi tornate qui.
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Fatto?
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Worst & Best: 01 maggio

Effetti Collaterali è il nuovo film di Soderbergh, regista che io considero da sempre un artista di super rispetto e che è riuscito a conquistare una buona fetta di pubblico con il brillante Contagion e l'89% delle donne di tutto il mondo con Magic Mike.
La versatilità di questo regista mi piace da morire e vorrei tanto dire che non vedo l'ora di gustarmi questo film. Se non fosse che è uscito in patria tipo quattro mesi fa e domani su Amazon potete trovare il DVD.
Si tratta di un bel drama-thriller-medical... vabbè, come al suo solito è un mashup di generi.
Ma fatto bene.
Steven, io ti volevo bene fin da tempi non sospetti e so che questi film pieni di fighi stellari sono un velato ringraziamento a me e al mio supporto incondizionato.
Prego, tesoro, prego.

Iron Man 3 (Shane Black, 2013)

COS'È: il terzo capitolo dell'uomo di ferro, che provo a recensire senza spoiler e a caldissimo (l'ho visto tre ore fa, sono ancora agitata, lo rivedrò sicuramente e si mi gira lo ri-recensisco)
(povero Oblivion: son giorni che aspetta).

Dopo mesi passati a sbavare sul trailer (e a chiedermi come mai ce ne fosse fondamentalmente solo uno) e gli ultimi giorni in preda ad una strana sensazione d'irrequietudine, dopo neanche mezz'ora di film capisci tutto.
Capisci perché c'era un solo trailer, capisci perché hai amato irrazionalmente (o forse no?) la Marvel per anni, capisci il perché di quella strana sensazione degli ultimi giorni, capisci perché al momento dell'annuncio del regista hai preso benissimo l'abbandono di Favreau ma hai scelto di non farti altri domande, capisci il perché di tutte le strane scelte di marketing che ci sono state dietro a questo film: perché Shane Black è un troll.
The Ultimate Troll.
Ripper Street (pilot, BBC One)

COS'È: more BBC One, more Bronn, more blood.
(va' che brava quando mi metto)

Chiariamoci subito così se avete altro da fare poi non accusate me di farvi perder tempo: Ripper Street NON riguarda Jack The Ripper.
Per lo meno, non direttamente: siamo a Londra, siamo nel 1889, ma Jack ha completato la sua opera sei mesi prima.
Gli effetti, però, restano: la città è ancora scossa, la polizia deve recuperare la magra figura e la stampa cavalca l'onda del sensazionalismo più basso e gretto.
(Oh, ma che quadretto familiare!)
Dalle premesse, quindi, pare l'ennesimo gioiellino firmato BBC One, di nuovo alle prese con un punto di vista alternativo di una situazione che bene o male conosciamo già.
E infatti lo è, anche se proseguiamo nella visione.
Ogni puntata è stand alone, dedicata ad un omicidio diverso che i nostri prodi devono risolvere nella maniera più arguta.

Worst & Best: 24 aprile

Iron Man 3 è forse il primo film dell'anno che ci fa tirare un sospiro di sollievo.
Peggiorare dopo l'orrendo secondo capitolo non è facile, ma da Avengers l'hype è bello alto perché abbiamo visto che sì, è possibile scrivere un film decente che comprenda questo personaggio e che non si limiti alla sua prima comparsa sul grande schermo.
La bravura di aver creato il Mandarino - che sento entrerà nella top 20 dei migliori villain di sempre - va a Shane Black, uno che prima di tutto è sceneggiatore e in secondo luogo è un ottimo sceneggiatore di tutta quella serie di chiassosi film mainstream fatti bene (a parte Robocop 3, chiaramente, ma secondo me lo sa pure lui).
Quindi stiamo calmi, lasciamo che Favreau passi davanti alla macchina da presa (ebbene sì, qui fa l'attore!) e godiamoci la caduta di Tony Stark.
A prescindere, per ora è tra i migliori 10 film dell'anno. Così, senza averlo visto.
Secondo me ci resta anche dopo la visione.

Hitchcock (Sacha Gervasi, 2012)

COS'È: il secondo semi-biopic su uno dei migliori registi che abbiano mai calpestato suolo terrestre.
Il primo era The Girl e parlava del rapporto di Alfred con Tippi Hadren (se vi devo spiegare chi è ANDATE VIA); qui invece tutto ruota attorno al rapporto con un'altra donna: la sua ghostwriter.
Il suo braccio destro.
Che accidentalmente era anche sua moglie.

Parlare di questo film che tratta di una figura così forte è sempre complicato: si corre il rischio di confondere il carisma di Hitchcock per il lavoro di Gervasi.
Ma non basta un personaggio incredibile per fare un film all'altezza, anzi: A Week With Marilyn ce lo ricorda molto bene.
Quindi prima di sperticarmi in lodi per Hitch, parto con gli aspetti più lacunosi del film:
Worst & Best: 18 aprile

Nella Casa è uno dei pochissimi film francesi a poter aspirare al mio prestigiosissimo thumb up (fate poco gli spiritosi che lì fuori c'è gente che non dorme di notte per colpa di questo blog).
Ed è un riconoscimento praticamente obbligatorio, dopo il meraviglioso Il Rifugio e l'ancora più meraviglioso Potiche.
Stavolta il tema è praticamente il voyerismo di un ragazzo che ha il dono della scrittura.
Chi ha un minimo di familiarità con tutta quella pletora di artisti che gira per strada (di solito son quelli che vi chiedono una moneta ai tornelli della metro o che potete incontrare al Fuorisalone: li riconoscete perché dicono 'indipendente' ed 'alternativo' ogni dodici parole) sa che questa è la realtà: scrittori e registi sono dei voyer.
Mettetevela via.
Avete visto La Finestra Sul Cortile? Presente Hitchcock? Ecco.


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Rullo di tamburi:ecco a voi il programma dell'edizione 2013 del Festival cinematografico che più se la tira al mondo e, a margine, un paio di moderati appunti.

Da Vinci's Demons (pilot, Starz)

COS'È: la nuova serie tv storica della Starz che ci riprova dopo Spartacus e Camelot.
Una buona idea banalizzata soprattutto da diverse scelte stilistiche molto discutibili.

Quando si tratta di un personaggio o di un periodo storico, ci sono due possibili strade da percorrere: quella della correttezza storico-formale oppure quella della spettacolarizzazione del soggetto.
Da Vinci's Demons sceglie chiaramente la seconda via, anche se lo fa quasi nel peggiore dei modi: perché ridurre un personaggio così interessante a mera copia di icone 'moderne' che già conosciamo e non renderlo il progenitore di queste stesse icone?
Che Leonardo fosse un genio incontrastato è ben noto, sicuramente si tratta di una figura ricca di carisma con diversi aspetti stimolanti ed avvincenti: perché quindi trasformarlo in qualcosa di già visto, perdendo così tutto lo slancio innovativo intrinseco in una figura come questa?
Worst & Best: 11 aprile

Allora, 'sta settimana escono undici film (U-N-D-I-C-I !) di cui otto (O-T-T-O !) sono italiani (I-T-A-L-I-A-N-I !), quindi mettetevi comodi che sarà una roba lunga e dolorosa.

Oblivion è l'unico film della settimana che mi dà una ragione seria per fare questo post.
Per i pochi che se lo chiedono: no, non è tratto da un videogioco, ma dalla graphic novel della Radical.
(non ve lo stavate domandando, lo so benissimo, ma questa è la tipica informazione che vi fa fare colpo su donne e uomini ed è primavera, quindi prendere e portare a casa. Il mio IBAN ve lo do più tardi).
Non so se l'abbiamo già detto, mi par di sì, ma mi ripeto: se l'anno scorso era l'anno dei supereroi, questo è quello del sci-fi.
Dopo l'evitabile Cloud Atlas, Oblivion è il primo film di questo filone che valga la pena di essere visto: le citazioni fioccano (da Philip K. Dick a - incredibile a dirsi - Wall-E) e visivamente è uno zuccherino.
Parliamo pur sempre del regista di Tron Legacy.
Dai, manca poco ad Ironman 3, teniamo duro.

Worst & Best: 04 aprile


Come Un Tuono, è un film che in origine si intitolava The Place Beyond The Pines.
Davvero.
Giuro che stavolta, pur impegnandomici, non riesco a capire quale ragionamento ci sia sotto.
Vabbè, ma passiamo al film: Cianfrance torna a dirigere Ryan Donodelsignore Gosling dopo Blue Valentine.
Sì, lo so, ultimamente Ryan ce lo troviamo in ogni dove: giusto ieri è uscito il TRAILER BOMBA del suo prossimo film con Refn.
E sia chiaro che non è una lamentela, ma una speranza che ciò continui tipo all'infinito.
Per i più puntigliosi: sì, in questo film c'è anche Bradley Cooper che dopo Silver Linings Playbook non mi sento più di maltrattare.
Nella vita si cambia, ma non temete: Una Notte Da Leoni 3 è alle porte, pronto a farci ricordare perché lo odiavamo.

Spiega: sonno e sogno

[BENVENUTI AL DECIMO POST-SPIEGONE DI QUESTO BLOG]

Tutto ciò che concerne l'arte vive di temi ricorrenti e di archetipi.
Avendo rivisto a breve distanza alcuni film che trattano di un argomento preciso (che casualmente è anche uno dei miei preferiti), questo post-spiegone tratterà del sonno e del sogno (come i più perspicaci avevano già capito dal titolo).

Prima che dal cinema, questo argomento è stato ampiamente analizzato ed utilizzato dal teatro e dalla letteratura, culminando nella persona di Shakespeare, nato e cresciuto in un mondo dove i sogni erano reputati potenti, pericolosi, profetici.
Insomma: Freud, non sei nessuno.