Worst & Best - 29 novembre

Lawless è il film della settimana che si becca il thumb up, perché dopo che mi son persa l'anteprima il minimo che posso fare è parlarne bene.
Perché poi l'ho visto, eh, e non ascoltate i francesoni snob di Cannes: Hillcoat che si cimenta di nuovo, dopo The Proposition, con una sceneggiatura di Nick Cave è una cosa bella. Molto bella.
Tipo che io ci rivado solo per le musiche perché nella mia classifica di amore assoluto Nick Cave è appena appena sotto Tom Waits.
E l'ultima volta che ho parlato di Tom Waits era per i 7 Psicopatici, non so se sto rendendo l'idea.
Voi, dopo aver recuperato The Proposition e The Road, potreste dare un occhio a Tom Hardy (stavolta senza maschera, quindi via a giudicarlo), Gary Oldman e Mia Wasikowska.
I francesi non capiscono un cazzo, fatemelo ripetere.

Stasera in tv: Io Sono Leggenda (Francis Lawrence, 2007)

Sì, una nuova rubrica perché stare davanti alla tv non è un buon motivo per vedere film orrendi.


Io sono leggenda (21,15 Premium Cinema Energy)



Io Sono Leggenda di Lawrence è ben la terza versione cinematografica del famoso romanzo di Matheson, preceduto da L'Ultimo Uomo Della Terra (1964) e 1975: Occhi Bianchi Sul Pianeta Terra (1971).
Come spesso accade, ogni successivo rifacimento si stacca sempre di più dal romanzo originale; il problema di Io Sono Leggenda è che non lo fa cambiando dettagli quali la professione del protagonista o l'ambientazione: Lawrence prende il film del 1971 e lo distorce ancora di più, portandolo ad una distanza abissale dall'idea di Matheson.
7 Psicopatici (Martin McDonagh, 2012)

COS'È: il secondo film del commediografo irlandese Martin McDonagh, e se avete visto In Bruges sapete che non ci sarebbe altro da dire.
Per tutti gli altri sì, va bene, recensisco il film.

Ci sono film che provano in tutti i modi ad essere seri e realistici, ma che per diverse ragioni (a volte un regista incapace, altre uno sceneggiatore che non ha finito le medie, altre ancora degli attori cani, più spesso tutte e tre insieme) non ce la fanno.
Altri, invece, si muovo sui binari dell'assurdo in una cornice reale e per quanto il nostro vicino di posto al cinema continui a ripetere che no, dai, cazzo, non ha senso, che film di merda mi hai portato a vedere, ti ho detto che dovevamo venire a vedere quello con De Luigi, noi, nel nostro intimo, sappiamo che invece è tutto fattibile.
Ok, probabilmente non abbiamo amici mafiosi o serial killer, ma di sicuro, a raccontare le nostre storie personali, un bel po' di gente non crederebbe ad una parola.

Worst & Best - 22 novembre

Il Sospetto è l'ultimo lavoro di uno dei massimi esponenti di Dogma 95, Thomas Vinterberg, conosciuto anche come "il Von Trier lucido". Larsino nostro, infatti, può piacere o non piacere come regista, ma ah, signoramia, se ne spara in conferenza stampa. Ho ancora davanti agli occhi la Dunst a Cannes che passa da un sorriso di supporto ad uno sguardo gelido accompagnato da un perentorio scrollone della testa, mentre Larsuccio diceva, ridendo, che lui è nazista, e sì, un po' in fondo lui Hitler lo capisce, gli vuole bene.
No, trovatemi anche solo un ufficio stampa in grado di fare parlare così tanto di un registra o di un film. Klaus Davi, non sei nessuno!
Sì, ok, è stato espulso tipo per sempre da Cannes, ma allora? Intanto tutti abbiamo ricominciato a parlare di Dogma 95.
Ah sì, il film, giusto. Scusatemi, Lars fa questo effetto. Peccato per Vinterberg, dicevo, che probabilmente passerà in secondo piano anche con The Hunt (Il Sospetto è un titolo veramente errato, vuol dire non aver visto e capito il film), un ritorno alla magnificenza di Festen. Oh, 'sti danesi son bravi quando si mettono lì e fan solo cinema.
Un film su quanto la folla coi forconi può essere pericolosa e spaventosa; un lungometraggio sulla crudeltà della purezza dei sentimenti dei bambini.
Lars, impara, che Melancholia era orrendo.
Spiega - Disney e Pixar: i corti

[BENVENUTI AL TERZO POST-SPIEGONE DI QUESTO BLOG]

Che poi, non è proprio una spiega, è più un tutorial per non fraintendere quello che vedrete sullo schermo tra un po'. E con "tra un po" intendo "quando andrete a vedere Wreck-It Ralph, nel giorno d'uscita".

Se tra di voi c'è qualcuno che ha seguito con una certa frequenza le uscite della Disney Animation, avrà notato che da un po' fanno una cosa che abbiamo già visto nei lunghi Pixar, ovvero far precedere il film da un breve cortometraggio.
Chi ha visto La Bella E La Bestia 3D la scorsa estate si è, per esempio, goduto Tangled Ever After (in italiano era Rapunzel - Le Incredibili Nozze, credo), un dolcissimo cortometraggio pensato inizialmente per essere una sorta di sequel (i sequel ormai non si negano a nessuno) da mandare su Disney Channel e riuscito, poi, talmente bene da guadagnarsi un posto sul grande schermo.
E fin qua, tutto ok, non credo che la cosa abbia scandalizzato nessuno, principalmente perché vi conosco e so che NON siete andati a vedere La Bella E La Bestia 3D.
Ma Ralph.... Oh, Ralph sarà ben diverso.
Worst & Best - 15 novembre

7 Psicopatici è il nuovo film di Martin McDonagh che, a quattro anni di distanza dal riuscitissimo In Bruges, ci riprova con una black comedy intricatissima dal cast spaziale.
In bilico tra cinismo, pulp, metacinema e assurdo, il film sembra quasi voler essere un omaggio ai Coen, senza però tentare infruttuosi scimmiottamenti.
La trama ruota attorno a Marty, uno sceneggiatore bloccato nel tentativo di finire il suo film intitolato - per l'appunto - 7 Psicopatici.
Con Rockwell, Walken, Waits e tutti gli altri troverà di sicuro l'ispirazione.
Vi avviso, non piacerà a tutti, proprio per il teatrino dell'assurdo, volutamente spinto oltre il limite consentito. Provateci: vi troverete affascinati dallo stile di McDonagh. E poi c'è Tom Waits con un coniglio.
Dai, cazzo, vi devo dire tutto?
Looper (Rian Johnson, 2012)

COS'È: il film su cui è stato detto di tutto e di più ("il nuovo Matrix", "il miglior film di fantascienza dopo Moon", "non l'ho capito ma voglio dire la mia") procurando immotivata hype o ingiustificato odio.
Alla fine, invece, nonostante i difetti, è un bel film.

In un futuro in cui esistono i viaggi nel tempo, la mafia utilizza questa tecnologia proibita per eliminare la gente poco simpatica (la mafia ha gusti difficili, si sa).
Qui troviamo subito il primo motivo per cui ringraziare Rian Johnson: finalmente non ci viene presentato un futuro idilliaco, perfettamente organizzato, in cui tutto è bianco, funzionale e volante.
Anzi. Non solo c'è ancora la mafia, non solo è un futuro molto simile al nostro presente per aspetto esteriore, ma lo è anche dal punto di vista socio-economico. Lo sa bene Joe Simmons/Bruce Willis che consiglia a Joe Simmons/Joseph Gordon-Levitt di lasciar perdere il francese e di concentrarsi sul cinese.
Me and Mrs Jones (pilot, BBC One)

COS'È: la nuova serie tv inglese che riporta sul piccolo schermo Robert Sheehan di Misfits, che se non conoscete siete pregati di recuperare all'istante, interrompendo anche la lettura di questa recensione.
Davvero, andate. Io aspetto.

Bon.
Me and Mrs Jones, per farla breve, è praticamente Bridget Jones in versione inglese e MILF.
Gemma, infatti, è una madre single con due gemelle pre-adolescenti e un figlio più grande in giro per il mondo.
Quando decide, alla faccia del suo ex, di uscire con il papà più carino tra quelli della scuola delle figlie, si ritrova in casa anche Billy, nuovo amico di Alfie, rientrato in anticipo dal suo tour attorno al globo.
Inutile a dirsi che Billy è Robert Sheehan a cui nessuna di noi negherebbe un appuntamento, figurarsi una madre single.
Battlestar Galactica: Blood & Chrome (pilot, webseries - youtube)

COS'È: l'attesissimo e chiacchieratissimo (per i motivi che vedremo) prequel di Battlestar Galactica, che tecnicamente si configura anche come sequel di Caprica ma per qualche curiosa ragione quasi tutti stanno omettendo questo dettaglio. Boh.

La vita di questo prodotto è stata travagliata e probabilmente la mia posizione nei suoi confronti è abbastanza singolare: io sono una grande, grandissima fan di BSG (per un sacco di tempo il mio nome su internet è stato Numero Sei e a volte lo uso ancora) per questo ho trovato appropriata la scelta di SyFy di renderla SOLO una web serie.
Se posate un attimo i forconi vi spiego bene il perché.
Skyfall (Sam Mendes, 2012)

COS'È: il nuovo film di James Bond, per l’esattezza il numero 23 del canone ufficiale.

C'è qualcuno che non sa chi è James Bond?
Direi di no, come sono abbastanza sicura che, tra tutti gli interpreti di 007, Craig non è tra i preferiti di molta gente, la stessa gente, per altro, che guarda con sospetto questo nuovo capitolo della saga, complice anche il "solamente bello" Quantum Of Solace.
A tutti i fan della franchise (del? della? boh) dico: non potevate mettervi in mani più capaci.
Non le mie, ovviamente, ma quelle di Sam Mendes, che a memoria di umano non ha sbagliato un film.
Io, per dire, se dovessi proprio indicare il suo lavoro peggiore probabilmente direi Jarhead e guardate che non è mica un film brutto.
Quindi se io ho iniziato a sbavare come una lumaca dall'annuncio della regia, ho letteralmente perso ogni controllo della mia salivazione quando è stata comunicata la scelta del villain: Javier Bardem.
Devo spiegare chi è Javier Bardem? Guardatevi Non è un paese per vecchi.
Red Lights (Rodrigo Cortés, 2012)

COS'È: il nuovo film di Rodrigo Cortès che ci aveva incantati con quel capolavoro che era Buried e io ora non riesco a darmi pace dopo aver visto questa porcata.

Possiamo parlare di Buried?
Dai, vi recensisco quello. Per favore.
Fa troppo male parlare di questo film, di quanto lo aspettavo, di quanto mi stuzzicava il trailer e di come sono finita in sala, a proiezione terminata, a ripetermi che no, era uno scherzo.
L'argomento trattato - credo - lo sappiamo tutti: l'esistenza o meno di fenomeni soprannaturali legati a presunti sensitivi.
Come è già successo molte altre volte quest'anno, la trama (debole, debolissima, cavolo Rod!) cede il passo all'interpretazione di uno dei protagonisti: l'abbiamo visto con The Iron Lady, con Marilyn e con J. Edgar.
Qui l'attrice portante è la grandissima Sigourney Weaver, già memorabile presenza in The Cabin In The Woods.
Worst & Best - 08 novembre

Argo è il terzo lungometraggio di Ben Affleck che diocenescampi quando fa l'attore, ma dietro la macchina da presa è capace di gioiellini come Gone Baby Gone e The Town.
Anche stavolta si muove sempre nel campo dell'action thriller e cresce molto bene, azzardando parecchio in Argo.
La regia resta molto solida - e io non riesco a smettere di stupirmi - affiancata da un cast ancora impeccabile; non mancano come sempre i momenti di tensione e anche qualche sorriso magistralmente creato.
Ben, dai, sei meglio come regista, forse si guadagna pure di più. Togliti da davanti la camera e sieditici dietro.
Fossero tutti così gli attori cani, l'Italia avrebbe i migliori registi dell'universo.
E invece.
Oscar? Boh, io la butto lì: Oscar. Film e regia.
Per lo meno nomination.
Ne riparliamo a gennaio.
Moonrise Kingdom (Wes Anderson, 2012)

COS'È: il ritorno sul grande schermo del geniale creatore di un sacco di roba, tipo The Royal Tenenbaums e il Treno Per Darjeeling.

Ok, partiamo con la mia teoria: Wes Anderson è il motivo per cui, ad un certo punto, hanno deciso di dare alle fotocamere e alle reflex la possibilità di fare video.
Non c'è altra spiegazione: lui ha dimostrato che si possono fare dei film praticamente privi di movimento di camera, incollando semplicemente delle foto - una dietro l'altra - all'interno delle quali i personaggi si muovono, sì, ma neanche così tanto.
E fughiamo subito ogni dubbio: Anderson non è uno dei miei registi preferiti.
È una delle persone più importanti della mia vita.
Nella casella di posta, in bozze, ho la mail che gli ho scritto ormai non so quanti anni fa: la riapro più o meno una volta ogni 10 giorni.
Prima o poi troverò il coraggio di mandarla e di offrirmi come sua stagista a vita non retribuita (sarà il momento in cui non vorrò più avere un tetto sulla testa, ovviamente).
La Collina Dei Papaveri (Goro Miyazaki, 2011)

COS'È: il secondo film di Goro Miyazaki, che immagino abbia subito le peggiori torture giapponesi da tutto lo Studio Ghibli dopo I Racconti di Terramare. Torture che però hanno funzionato. Fino ad un certo punto.

Da queste parti, lo Studio Ghibli e L'Imperatore Miyazaki godono di tanto incondizionato amore quanto Goro detto BracciaStrappateAllAgricoltura è oggetto di odio profondo, dopo il precedente tentativo di seguire le orme del padre.
Per cui no, la visione di La Collina Dei Papaveri non beneficiava di approccio neutrale.
Va detto che i passi avanti sono notevoli ma, nonostante questi, abbiamo la conferma che il talento non è assolutamente un tratto che si trasmette per via ereditaria.
Anzi.
(Ciao Sofia Coppola, se sei all'ascolto, parlo anche con te).